ACQUARIOLOGIA.....

La foto che vedete è la mia vasca più grande, costruita nel 1985 è stata per 10 anni marino mediterraneo, ma poi per mille motivi, trasformata in acquario amazzonico. Attualmente è il lago del Malawi con un centinaio di ciclidi adulti di 12 specie diverse con circa 7 esemplari per specie. Le sue caratteristiche sono: la forma ad L in cui il lato più lungo è di 203 cm il più corto di 138 cm. l'altezza è 86 cm. la larghezza 85 cm. sul lato corto e 60 cm. sul lato lungo la capacità è di circa 2000 litri.

Attualmente, come ho già detto, è una vasca Malawi con 9 cm. di fondo con ghiaietto di tre granulometrie diverse (circa 200 kg.) e roccie di diverso tipo non escluse alcune calcaree per circa 250 kg.. Lo spessore dei vetri è di 15mm. il tutto è poggiato su un bancone di granito rosso a un'altezza di 90 cm., retto da muretti di mattoni pieni e per la maggior parte su un muro portante. Il riscaldamento è garantito da 2 termoriscaldatori da 300 watt, il filtraggio, oltre che da un filtro sottosabbia che copre il 50% del fondo, è garantito da due grossi marathon esterni, la luce da 6 lampade a neon da 20 watt poggiate su coperchi di vetro trasparente.

I pesci più grossi e dominatori della vasca sono 6 Metriaclima Borley in cui i 2 maschi misurano quasi 20 cm.. Le riproduzioni e la liberazione dei piccoli avviene spontaneamente nella vasca, ma soltanto il 10% riesce a diventare adulto, con percentuali del 5% se i piccoli sono molto appariscenti come i labidocromis coeruleus gialli.

Non sto ad elencare i vantaggi di questa vasca, che sono facilmente intuibili, ma ci tengo ad esporre gli aspetti negativi: innanzi tutto le operazioni di pulizia vetri (immersione fino alle scapole e non basta, poi, tutto ciò che si mette dentro non è più ripescabile (specie le femmine con i piccoli in bocca che non mangiano e sono più guardinghe), inoltre nel periodo estivo o in giornate molto secche, evaporano circa 50 litri al giorno per cui 50 litri di acqua osmotica da aggiungere ogni giorno, e poi se si vogliono coltivare piante, o ci si fornisce di costose plafoniere a ioduri o ci si deve accontentare di piante con scarsa necessità di luce (anubias, microsorium ecc.). I cambi d'acqua, per fortuna diradati, li faccio ogni mese con circa 500 litri per volta. Il movimento della massa d'acqua è garantito oltre che dalle pompe anche da 3 grosse porose che non lasciano ristagni o punti morti.

Questa vasca, che nei miei progetti iniziali doveva essere di 3500 litri (come si vede dalla foto, il bancone continua per ancora 150 cm.) è il coronamento di una vita da acquariofilo, passione iniziata fin da ragazzo quando non esistendo negozi di settore, bisognava inventarsi tutto e la letteratura era quasi esclusivamente straniera. I pesci disponibili (importati da Paccagnella dell'Aquario di Bologna) erano pochi e i mezzi di comunicazione lunghi e lenti. In quel periodo la mia prima riproduzione (non contando gli ovovivipari), fu il brachidanio rerio, il famoso iuventino ed ERA un grosso successo, anni dopo con un pò più di esperienza i cardinali, anche se solo 6-7 esemplari diventarono adulti.

Mi sposai nel 1973 e mi si permise di portare nella nuova casa solo una vasca di 120 litri che naturalmente cambiava aspetto e ospiti ogni12 mesi e poi..... con il trasferimento in campagna, i figli più grandicelli e la casa più grande riesplose la passione per l'acquariologia...e non solo quella per arrivare ai giorni nostri con 28 vasche dai 20 litri ai 1500 litri. A iniziare l'incremento del numero delle vasche è stato il periodo (di circa 3 anni) in cui mi picchiavo con i discus e quando finalmente son riuscito a ottenere una covata discreta sono per fortuna guarito da quella malattia per ammalarmi subito dopo con gli incubatori orali del Malawi.

 

La vasca malawi da 350 litri e io con la vasca 2000 in allestimento.

comprata nel 1998... morta nel 2002 dopo diverse covate... sigh! :-(( è stato il mio primo discus e i suoi discendenti (ormai solo 5 sono ancora viventi. Era un comune pigeon il cui partner, un turchese cobalto era un ottimo padre e gli avanotti splendidi.... i figli degli ibridi così nati han dato prole metà quasi ibridi rossi e metà turchesi

Parlavamo della vasca da 2000, che ho i casa... naturalmente la struttura che la sostiene deve essere adeguata, in questa foto il lato lungo (2 metri ) è a destra e solo la lastra pesa 150 kg. (15 mm.). Attualmente è arredata con solo roccie di diversa natura (anche calcaree) e ospita un centinaio di ciclidi africani per lo più del Malawi e quasi totalmente nbunache significa battitori di roccie, e in effetti questi pesci si nutrono della copertura algale delle roccie e dei piccoli organismi in essa presenti, il riscaldamento di questa vasca, attualmente elettrico sarà collegato in un prossimo futuro al riscaldamento domestico a metano vedi bricolage alla sezione acquari

 

 

clikka per vedere la vasca malawi 2000

Sito in allestimento... verranno descritte vasche pesci e sistemi di riscaldamento a gas della mia serra autocostruita.

SEZIONE MARINO TROPICALE

In questa sezione dell'acquariologia sono proprio un principiante, per cui mi limiterò a tenere un diario dei vari passi verso l'allestimento fino all'introduzione graduale degli invertebrati e dei pesci. Quello che voglio realizzare in questa prima fase è una vasca ricca di invertebrati con eslusione, per ora dei corallli duri e òla presenza di pochissimi pesci (5-6 pomacentridi). La vasca è di 500 litri autocostruita, dotata di due grossi filtri biologici-meccanici interni, il riscaldamento con serpentina di acciaio ad acqua calda. fondo sabbia corallina non lavata, e per ora solo 15 kg. di "roccie vive". GIRA già da 1 mese.....si è formata una bella copertura algale....la densità è a 1028, la temperatura 28, nitriti assenti, nitrati 10, Ph 8,4. Oggi 19 giugno 2003, l'acqua è limpida i nitriti quasi indosabili, si è formata dalle roccie vive una bellissima attinia rossa di circa 7 cm. numerosi vermi, un piccolissimo granchetto e diverse alghe rosse ramificate, il tutto da.......... classificare. La microfauna è numerosa da 0.1 a 1mm., molto simile a quella dulciacquicola, fra una settimana conto di immettere altri 10 kg. di roccie vive e.......... le prime foto sul sito (credevate i pesci?....voglio andare con calma eheheheheh).

Oggi 26 febbraio 2004 (giorno della laurea in biologia di mio figlio Giuliano), riprendo a parlare della mia vasca di barriera anche se di barriera c'è ben poco......per ora. Oltre alle immancabili aiptasie, piccole spugne e anellidi e qualche granchetto (introdotti con le roccie vive), vi sono 4 pagliacci (amphiprion ocellatus), una grossa stella serpentina, uno spirografo non ben identificato un interessante riccio con un occhio estroflettibile, due specie di corallimorfari che ricoprono le roccie, un grosso corallo molle, una cipraea tigris.

Riprendo questo paragrafo da genova e la vasca di barriera come tutte le altrevasche della serra riscaldata non esistono più...... o meglio son vuote e in abbandono, le roccie vive sono state regalate a Matteo Belfiore e quindi per ora.......il capitolo vasca di barriera è CHIUSO. (25 12 2006)

NON USATE MAI LA BOCCIA!! Sito ampio e completo con forum e acquari dei soci sia marini che dolci, novità, link ed elenco dei club italiani, sede a MILANO con riunioni periodiche. Notevole e rinomati i seminari di fine estate sponsorizzati dalla ASKOLL con acquari biotopi, marini, dolci e col concorso "nati qui".

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Walter Peris...problemi di alghe, di chimica dell'acqua, concimazioni, le piante non crescono... problemi di luce? Walter è un sicuro riferimento visitate il suo sito


 

clikkando sui vari pesci si hanno i vari biotopi. Sito in francese

bellissimo sito per neofiti e specialisti interattivo con una bibliografia vasta e completa su tutti i pesci del Malawi, ricco di novità e costantemente aggiornata. Graficamente valido con divertente branchetto di pesci che segue il mouse.Unico difetto...è in inglese

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